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Rosa Canina

Rosa canina L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Rosa canina L.

Nome comune

Rosa canina; Rosa selvatica

Parti usate

Frutti

Fitochimica

Acido ascorbico (vitamina C); Tocoferolo (vitamina E); Vitamina B; Carotenoidi (β-carotene, licopene, β-cryptozanthin, rubizanthin, zeaxanthin e luteina); Polifenoli (acido gallico, catechina, quercetina); Tannini; Olio essenziale; Antociani; Flavonoidi;

Botanica

E’ una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. Rosa canina è la specie di rosa più presente in Europa. E’ comune nelle aree incolte e al limitare dei boschi, fino a 1.500 m di altitudine. Si tratta di una pianta con spine forti e grosse, piegate quasi a uncino, e foglie caduche. La base delle spine è solitamente ingrossata e i rami secondari sono di colore verde. Ha radici profonde e rami pendenti.
In spazi aperti, questo arbusto appare come una pianta alta tra 1 e 3 metri, con molte diramazioni.
Le foglie sono composte da 2 o 3 paia di foglioline verdi chiare, ovali o a forma di ellisse, appuntite e con bordi dentellati. Sono generalmente lisce. Alla base delle foglie ci sono due stipole a forma di lancia.
I fiori, che possono essere solitari o in gruppi di 2-3, hanno un profumo delicato e sono formati da 5 sepali e 5 petali bianchi o rosa. I sepali si uniscono per formare una struttura simile a una coppa chiusa contenente numerosi ovuli. Il canale stigmatico è stretto (0,5 mm) e circondato da un disco largo e spesso convesso. Quando il frutto matura i sepali cadono.
I frutti, chiamati cinorrodi, maturano in autunno e sono in realtà falsi frutti. Sono a forma di pera, carnosi, lisci e di colore rosso brillante quando maturi. Sono solitamente sostenuti da lunghi peduncoli (10-20 mm). All’interno dei cinorrodi ci sono numerosi acheni duri, ricoperti di brevi peli rigidi.

Raccolta

I frutti si raccolgono in autunno inoltrato, stando attendi alle spine. Non si possono consumare interi, ma vanno prima eliminati i semi e i peli. Si aprono a metà e con un coltellino appuntito, si tolgono per bene i semi interni e i peletti che sono irritanti per l’intestino. Dopo di che vanno lavati e seccati lontano dal sole, in luogo asciutto e areato.

Modalità d’uso

  • Infuso: si ottiene versando dell’acqua bollente sui frutti freschi di rosa canina, precedentemente privati dei semi e peli irritanti. Coprire e far riposare per 10/15 minuti evitando di lasciare troppo in infusione la pianta in quanto un’eccessiva macerazione porterebbe alla perdita del principio attivo. Filtrate prima di bere.
  • Decotto: mettere direttamente i cinorrodi interi nell’acqua bollente e continuare la cottura per una decina di minuti, con un coperchio. Spegnere il fuoco e filtrate.

Utilizzo tradizionale

La rosa canina è molto conosciuta per il suo alto contenuto di vitamina C e viene spesso utilizzata per trattare il raffreddore e l’influenza. Rappresenta anche un rimedio per la diarrea e l’infiammazione intestinale, ed è utilizzata anche nei bambini. Il gemmoderivato, ottenuto dalla macerazione dei giovani getti è usato per riequilibrare il profilo proteico e ad alleviare le infiammazioni localizzate e recidivanti. Viene anche utilizzato per il trattamento della cefalea vasomotoria, dell’asma allergica, del gozzo tiroideo, dell’osteoporosi post-menopausa, dell’herpes recidivante e dell’eczema pustoloso palmoplantare.

Ricerca scientifica

Lo stress ossidativo è la principale causa di diverse patologie. I frutti della rosa canina sono noti per avere un’alta attività antiossidante e antimicrobica. Tumbas et al. [1] hanno trovato che le bacche di rosa canina avevano alte concentrazioni di vitamina C, quercetina ed acido ellagico. Si tratta di tre potenti antiossidanti, l’acido ellagico ha mostrato azione antimutagenica e anticancerogena e pro-apoptotica in diversi studi sia in vivo che in vitro [2][3]. Gli estratti di rosa canina hanno anche dimostrato attività anti-infiammatoria e antinocicettiva [4][5]

Avvertenze e controindicazioni

Gli effetti collaterali di un’assunzione di rosa canina nei dosaggi indicati nei prodotti erboristici sono non comuni.
Non è noto se la rosa canina sia sicura durante la gravidanza, mentre è considerata sicura durante l’allattamento. Evita di assumere rosa canina se sei allergico a questa pianta o a uno qualsiasi dei suoi ingredienti. Consulta sempre il tuo medico curante prima di iniziare un trattamento a base di rosa canina.

Riferimenti

  1. Tumbas V.T., Canadanovic-Brunet J.M., Cetojevic-Simin D.D., Cetkovic G.S., Ethilas S.M., Gille L. Effect of rosehip (Rosa canina L.) phytochemicals on stable free radicals and human cancer cells. J. Sci. Food Agric. 2012;92:1273–1281. doi: 10.1002/jsfa.4695.
  2. Festa F., Aglitti T., Duranti G., Ricordy R., Perticone P., Cozzi R. Strong antioxidant activity of ellagic acid in mammalian cells in vitro revealed by the comet assay. Anticancer Res. 2001;21:3903–3908.
  3. Whitley A.C., Stoner G.D., Darby M.V., Walle T. Intestinal epithelial cell accumulation of the cancer preventive polyphenol ellagic acid—extensive binding to protein and DNA. Biochem. Pharmacol. 2003;66:907–915. doi: 10.1016/S0006-2952(03)00413-1.
  4. Orhan D.D., Hartevioğlu A., Küpeli E., Yesilada E. In vivo anti-inflammatory and antinociceptive activity of the crude extract and fractions from Rosa canina L. Fruits. J. Ethnopharmacol. 2007;112:394–400. doi: 10.1016/j.jep.2007.03.029.
  5. Cohen M. Rosehip – an evidence based herbal medicine for inflammation and arthritis. Aust Fam Physician. 2012 Jul;41(7):495-8. PMID: 22762068.