Art Bow by Mariuccia Casadio

Percorso tra suggestioni d'immagini di Costa Vece. Intervista esclusiva
Art Bow by Mariuccia Casadio
Art Bow Costa Vece
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Come già le precedenti personali di Simon Starling, Tom Burr, Pablo Bronstein, Andrew Dadson, Gabriel Kuri, Arturo Herrera, Mike Nelson, anche questa This Is Not the End di Costa Vece, aperta fino al prossimo 19 giugno, nasce a misura di Casa Scaccabarozzi (via Giulia di Barolo 16/d. Visite su appuntamento, tel+39-011882208), la storica architettura antonelliana a forma di trangolo acuto e peculiarmente articolata su nove piani, che Franco Noero, a Torino, ha trasformato in galleria-abitazione. Per l'occasione, l'artista svizzero di origine italiana ha costruito un percorso di suggestioni, d'immagini bi e tridimensionali, che affianca e sovrappone rimandi all'identità socioculturale, nazionale, personale, memorie autobiografiche, riferimenti alla formazione e al vissuto familiare dell'artista, in una serie di straordinari collage con pagine di riviste d'epoca americane o europee come Life o Du. E opere installative diverse, che, un piano dopo l'altro, generano da originali assemblaggi di moderni comuni pezzi di design, esempi d'arredo di genere, e piccole scultoree accumulazioni di "nicorette" già masticate. Tra passato recente e presente in divenire, poesia e terapia anti-fumo, la mostra sembra alludere a una pratica d'artista indissolubilmente legata alla vita, ispirata e argomentata dall'avvicendarsi ed evolversi di comuni fatti e forme. Un'arte che sa trasfigurare le cose qualsiasi, e, come un chewing-gum, in perenne trasformazione, ricca di potenziali imprevedibili risvolti. Ne abbiamo parlato con Costa Vece, che ci ha svelato, stanza dopo stanza, il suo modo di vedere e fare arte.