Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Prezzemolo

Habitat
Diffuso coltivato e spontaneo ovunque in Italia.

Costituenti principali
Apiolo, glucoside (apiina e catalase), etere metilico (apiosio), miristicina (foglie); apiolo, apiina, mucillagine, zuccheri (radici); apiolo, apiina, 1-pinene, miristicina, alliltetrametoxibenzolo, malato di calcio (frutti).

Informazioni
Petroselinum hortense Hoffm. è stato utilizzato, nelle medicine tradizionali e popolari europea e asiatica, come carminativo, gastrotonico, diuretico, antisettico del tratto urinario, antiurolitiasico, antinfiammatorio e per il trattamento di amenorrea, dismenorrea, disturbo gastrointestinale, ipertensione, malattie cardiache, malattie urinarie, otite, diabete e anche varie malattie cutanee.

Le ricerche scientifiche moderne  (prevalentemente i lavori riguardano P. crispum (Mill) Nyman la cui composizione chimica è estremamente simile a P. hortense) circa prezzemolo hanno evidenziato attività antiossidanti, epatoprotettive, cerebroprotettive, antidiabetiche, analgesiche, spasmolitiche, immunosoppressive, antiaggreganti, gastroprotettive, citoprotettive, lassative, estrogeniche, diuretiche, ipotensive, antibatteriche e antifungine.

Storicamente nel mondo
Il prezzemolo è principalmente coltivato come erba culinaria annuale ed è ampiamente coltivato in Europa e in Asia occidentale.

Il prezzemolo è per il mondo occidentale ciò che il coriandolo (a volte chiamato prezzemolo cinese) è per il mondo orientale.

Etimologia
Vengono utilizzate la maggior parte delle parti della pianta: le foglie, il fusto e i semi.
Da notare che il nome “prezzemolo” deriva dal nome Petroselinum attribuito da Dioscoride.
Più tardi nel Medioevo si trasformò Petrocilium.
Il nome Petroselinum deriva dal greco πέτρα che significa pietra, riferendosi all’abitudine della pianta di crescere in luoghi rocciosi.
La parola greca per prezzemolo (anche sedano) è σέλινον.

Origine mitica
Secondo Linneo, il prezzemolo è comparso per primo in Sardegna.

Una pianta funeraria
Prezzemolo è stato piantato vicino alle tombe e chiunque fosse vicino alla morte si diceva “bisognoso di prezzemolo“.
Nell’antica Grecia, prezzemolo era stato a lungo associato alla morte e veniva usato durante i funerali e ponevano ghirlande di prezzemolo sulle tombe.

La leggenda di prezzemolo
Secondo la leggenda, il re della fertilità, Archemoro, era quello dal cui sangue germogliava la pianta.
Si racconta anche che il prezzemolo sia stato usato come ghirlanda decorativa per il capo di Ercole, indicando la sua vittoria come un pilastro della forza.

Una pianta “satanica”
Prezzemolo divenne associato al male, Satana.
Era potente con tutti i suoi poteri diabolici e, per coloro che minano i suoi poteri, ci furono conseguenze negative.
Le vergini non potevano piantare prezzemolo senza perdere la verginità con il diavolo.
Il giorno più sicuro per piantare il prezzemolo è stato il Venerdì Santo, e di solito è stato fatto da un capofamiglia per evitare eventuali effetti malvagi che il Diavolo avrebbe potuto generare.
Poiché i semi di prezzemolo hanno un lento tasso di germinazione, la credenza popolare era che i semi dovessero viaggiare all’inferno e tornare indietro due, tre, sette o persino nove volte, prima di poter germinare.

Nella tradizione ebraica
Il prezzemolo  è anche usato nella celebrazione ebraica della Pasqua ebraica come memento del dolore e della tristezza degli ebrei, che si concluse quel giorno.
I karpas sono gambi di sedano o prezzemolo che vengono intinti nell’acqua salata o nell’aceto, come un pinzimonio.
Durante la cena (Seder) vengono inoltre consumate erbe amare (maror), come per esempio la lattuga o in alternativa la cicoria, la scarola oppure l’indivia.

Un erba da giardino
Il prezzemolo è anche associato a Caterina de ‘Medici e Carlo Magno come una delle piante presenti nel loro giardino.
Sembra che i Medici fossero responsabili della popolarità del prezzemolo quando fu fatto conoscere in Francia.

Un uso “antico” particolare
Nella cultura romana il prezzemolo veniva spesso usato come deodorante per mascherare l’odore dopo aver consumato aglio.

Il suo uso in cucina
L’olio volatile ottenuto dal fusto ha l’aroma dell’erba fresca ed è commercializzato come olio di erbe.
Mentre quello estratto dal seme ha un sapore unico e distintivo ed è commercializzato come olio di semi.