Farmaci per Curare la Tricomoniasi
Ultima modifica 19.07.2019

Definizione

Insieme alla clamidia e alla gonorrea, la Tricomoniasi s'inserisce tra le più comuni malattie sessualmente trasmesse: si tratta di un'infezione causata da un protozoo.

Cause

Trichomonas vaginalis è l'unico agente eziologico responsabile della tricomoniasi: il contagio può avvenire per contatto sessuale o per via materno-fetale (passaggio del neonato attraverso il canale del parto).

Sintomi

Nell'uomo, solo di rado la tricomoniasi è sintomatica: ad ogni modo, il maschio affetto lamenta i tipici sintomi dell'uretrite; possibili gli episodi di balanite, balanopostite e postite. Nella donna, invece, la tricomoniasi esordisce con bruciore e prurito vulvare, cervicite, dispareunia, dolore durante la minzione e perdite vaginali anomale (giallastre o verdognole, maleodoranti, schiumose). Possibile anche la degenerazione della malattia con aumento del numero di minzioni, batteriuria, urine maleodoranti e/o sanguinolente.


Le informazioni sui Tricomoniasi - Farmaci per la Cura della Tricomoniasi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Tricomoniasi - Farmaci per la Cura della Tricomoniasi.

Farmaci

Sebbene la tricomoniasi sia asintomatica per buona parte dei pazienti affetti, è comunque necessario e indispensabile curarla tempestivamente con farmaci mirati; qualora si abbiano rapporti sessuali non protetti con soggetti a rischio è buona regola sottoporsi ad un esame di controllo specifico.


Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la tricomoniasi, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Nitroimidazoli: sono sicuramente i farmaci d'elezione per la cura della tricomoniasi, utili non solo per la remissione dei sintomi (quando presenti) ma anche e soprattutto per la guarigione definitiva dell'infezione. È bene precisare, comunque, che le recidive sono eventualità possibili quando la malattia viene mal curata, quando il partner sessuale non si sottopone alla cura medesima (anche quando non lamenta alcun sintomo apprezzabile può trasmettere l'infezione), quando non si utilizzano metodi contraccettivi barriera (es. preservativo).

  • METRONIDAZOLO (es. Flagyl, Metronid, Deflamon): si raccomanda di assumere 2 grammi di farmaco per via orale una volta al dì, oppure 500 mg due volte al giorno per una settimana; in alternativa, assumere 375 mg due volte al giorno per 7 giorni, secondo quanto indicato dal medico. In caso di tricomoniasi pediatrica, si consiglia di assumere per os 15-30 mg di attivo per chilo di peso corporeo, frazionati in 3 dosi (una dose ogni 8 ore), per una settimana. Per gli adolescenti, la posologia consigliata è la stessa di quella prevista per gli adulti. Anche il partner sessuale deve sottoporsi alla cura.
  • Tinidazolo (es. Trimonase, Fasigin-N): si consiglia di assumere 2 grammi di farmaco per via orale a stomaco pieno. La durata del trattamento dev'essere stabilita dal medico curate; ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, la terapia va protratta per 7 giorni. Il farmaco, somministrato per os, si concentra a livello urogenitale, dove esercita la propria attività terapeutica. Anche il partner sessuale deve sottoporsi alla cura farmacologica.

È consigliata la completa astensione dai rapporti sessuali fintantoché il farmaco avrà esercitato la propria azione terapeutica contro Trichomonas vaginalis, e fino alla completa remissione dei sintomi.