A caccia di sanguisughe per salvarle. Nei giorni scorsi, i tecnici dell’assessorato regionale all’Agricoltura hanno organizzato un’operazione di recupero di animali e piante dal lago di Champlong, a Verrayes, che sarà interessato nei prossimi mesi da un lavoro di sistemazione dei fondali e riperimetrazione del lago. L’obiettivo era quello di salvare alcune piante acquatiche, chiocciole e soprattutto le sanguisughe. Sono stati salvati numerosi esemplari di sanguisughe giganti, note anche come sanguisughe dei cavalli o con il nome latino di Haemopis sanguisuga, esemplari innocui per l’uomo. «A differenza di altri laghi o stagni che le ospitano, a Champlong è possibile vederle in pieno giorno - spiega l’erpetologo dell’assessorato Ronni Bessi - e osservare i loro movimenti, che ricordano quelli delle murene».

Animali e piante salvati sono ospitati fino alla fine dei lavori al vivaio regionale Abbé Henry del Villair di Quart. Una volta tornati a Champlong, il piccolo lago vicino all’area verde attrezzata di Verrayes prenderà il nome di «Piccolo lago delle sanguisughe giganti», e l’amministrazione comunale della Media Valle cercherà di sensibilizzare la popolazione, con alcune iniziative, per evitare che le sanguisughe giganti siano uccise a causa della disinformazione.

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