dolore muscolo scheletrico

Dolore muscolo scheletrico: sintomi ed esami consigliati

Il dolore è il sintomo più comune delle patologie muscoloscheletriche. Il dolore può variare da lieve a grave e da acuto e breve a cronico e di lunga durata e può essere locale o diffuso.

Quali sono i tipi di dolore muscolo scheletrico?

Il dolore muscolo scheletrico può essere causato da disturbi a carico di ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti, borse o una loro combinazione e i traumi sono la causa più comune del dolore.

Il dolore osseo è in genere profondo, penetrante o sordo. Spesso deriva da traumi. Altre cause meno comuni del dolore osseo includono l’infezione ossea (osteomielite), i disturbi endocrini e i tumori.

Il dolore muscolare (noto come mialgia) spesso è meno grave di quello osseo, ma può essere molto fastidioso. Ad esempio, uno spasmo o crampo muscolare (contrazione muscolare dolorosa protratta) nel polpaccio può causare un dolore intenso.

Il dolore ai tendini e ai legamenti è spesso meno intenso del dolore osseo. È spesso descritto come “acuto”, si aggrava quando il tendine o il legamento colpito viene stirato o mosso ed è solitamente alleviato dal riposo. Le cause comuni di dolore al tendine comprendono tendinite, tenosinovite, epicondilite laterale o epicondilite mediana e traumi ai tendini. La causa più comune di dolore ai legamenti è un trauma (distorsioni).

Il dolore a una borsa può essere causato da traumi, sovraccarico, gotta o infezione. Le borse sono piccole sacche piene di liquido che formano un cuscinetto protettivo intorno alle articolazioni. Solitamente il dolore peggiora con i movimenti che coinvolgono la borsa e viene alleviato dal riposo. La borsa interessata può gonfiarsi.

Il dolore articolare (chiamato artralgia) non è necessariamente correlato all’infiammazione articolare (chiamata artrite). L’artrite può causare gonfiore e dolore. L’artrite può essere causata da diversi disturbi diversi, fra i quali artriti infiammatorie (come l’artrite reumatoide), l’osteoartrite, l’artrite infettiva, la gotta e le patologie correlate, le malattie autoimmuni, le vasculiti, l’osteonecrosi e i traumi che colpiscono la parte dell’osso all’interno di un’articolazione. Il dolore che deriva dall’artrite è solitamente peggiore quando si muove l’articolazione, ma in genere è presente anche quando l’articolazione non viene mossa.

Cercando di definire la causa del dolore articolare, il medico determina innanzitutto:

  • Quante e quali articolazioni sono implicate
  • Se è implicata la parte centrale dello scheletro (come la colonna vertebrale e il bacino)
  • Se il dolore articolare è acuto o cronico
  • Quali fattori alleviano o aggravano il dolore
  • Se ci sono altri sintomi che colpiscono altri organi (ad esempio, eruzione cutanea, febbre od occhi rossi)

La determinazione di questi fattori offre indizi importanti sul disturbo probabilmente all’origine del dolore. Il medico effettua un esame obiettivo per aiutare a determinare questi fattori e rilevare altri elementi importanti che possono aiutare a stabilire la causa del dolore.

A volte il tipo di dolore suggerisce anche il punto di origine. Ad esempio, un dolore che si aggrava con il movimento suggerisce una patologia muscoloscheletrica. Un dolore con spasmi muscolari suggerisce che il dolore sia causato da una patologia muscolare (a volte un trauma cronico del midollo spinale). Il punto rigonfio o la localizzazione della dolorabilità quando il medico controlla (palpa) la zona (ad esempio, un’articolazione, un legamento o una borsa) o muove passivamente un’articolazione indica spesso l’origine del dolore. Tuttavia, spesso queste caratteristiche del dolore non ne indicano l’origine o la causa. Il medico quindi basa la diagnosi specifica sulla presenza di altri sintomi, i risultati dell’esame obiettivo e spesso i risultati degli esami di laboratorio e delle radiografie. 

Quali esami è necessario effettuare?

Gli esami del sangue sono utili solo per confermare la diagnosi formulata dal medico dopo un esame obiettivo. Una diagnosi non viene formulata o confermata solo sulla base di un esame del sangue. Esempi di questi esami del sangue includono fattori reumatoidi e anticorpi antinucleari, utilizzati per diagnosticare le cause comuni di artrite, come l’artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico

Le radiografie sono utilizzate principalmente per avere delle immagini delle ossa, ma non mostrano muscoli, tendini e legamenti. In genere, le radiografie sono richieste se il medico sospetta una frattura o, meno comunemente, un tumore osseo o un’infezione, oppure per cercare alterazioni che confermino che un soggetto soffre di una certa forma di artrite (ad esempio, artrite reumatoide o osteoartrite).

La risonanza magnetica (RM), a differenza delle radiografie, può identificare anomalie dei tessuti molli, come i muscoli, le borse, i legamenti e i tendini. La RM può essere richiesta quando il medico sospetta un significativo danno a un legamento o a un tendine o a strutture importanti all’interno dell’articolazione; nella valutazione di molte situazioni di dolore, potrebbe non essere preferibile ad una semplice radiografia. La RM può rilevare fratture non visibili alla radiografia.

La tomografia computerizzata (TC) è più sensibile della radiografia e spesso è usata per ottenere maggiori dettagli su una frattura o un problema osseo rilevato con la radiografia. Una TC è utile se la RM non è possibile o non è disponibile.

Altri esami di diagnostica per immagini sono l’ecografia, l’artrografia (una procedura radiografica in cui si inietta un colorante radiopaco in uno spazio articolare, per delinearne le strutture, ad esempio i legamenti all’interno dell’articolazione) e la scintigrafia ossea. Questi esami possono aiutare il medico a diagnosticare determinate condizioni. Il medico può asportare un campione di osso, di rivestimento dell’articolazione (sinovia) o di altri tessuti per l’esame al microscopio (biopsia).