La figura di Francesco Borromini
Francesco Borromini nasce a Bissone nel 1599. In giovane età viene mandato a fare apprendistato a MIlano, al tempo centro di vitalità e esperienze artistiche. Qui ebbe l'opportunità di venire a contatto con diversi personaggi che lo influenzeranno nella sua stessa attività. Fu molto attivo nel cantiere del Duomo di Milano. La data del trasferimento a Roma non è stata stabilita con certezza, ma è da collocarsi fra il 1614 e il 1624 circa. In questa città lavorò prima alle dipendenze di Carlo Maderno e in seguito di Gian Lorenzo Bernini, da sempre suo collega-rivale per la differente concezione artistica. Si dedicò allo studio di edifici antichi e in particolare all'architettura di Michelangelo. Il suo animo curioso, sempre alla ricerca di nuove conoscenze, gli permise di innalzarsi dalla figura tradizionale dell'artista rinascimentale: egli decise di specializzarsi in una sola disciplina artistica, l'architettura, con il desiderio e l'obiettivo di eccellere in questo campo. |
Tratto dal vlume " Notizie dei professori di disegno da Cimabue in qua" di Filippo Baldinucci (1685-1686)
"Fu Francesco Borromino uomo di grande e bell'aspetto, di grosse e robuste membra, di forte animo, e d'alti e nobili concetti. Fu sobrio nel cibarsi, e visse castamente. Stimò molto l'arte sua, per amor della quale non perdonò a fatica; anzichè, affinchè i suoi modelli riuscissero d'intera pulitezza, facevagli di cera, e talvolta di terra, colle proprie mani."
"Fu Francesco Borromino uomo di grande e bell'aspetto, di grosse e robuste membra, di forte animo, e d'alti e nobili concetti. Fu sobrio nel cibarsi, e visse castamente. Stimò molto l'arte sua, per amor della quale non perdonò a fatica; anzichè, affinchè i suoi modelli riuscissero d'intera pulitezza, facevagli di cera, e talvolta di terra, colle proprie mani."