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Gli elminti - i vermi

elminti

Gli elminti costituiscono un vasto gruppo di agenti infettivi appartenenti a diverse Classi e generi. Vengono elencati soltanto alcuni dei più importanti.

Per maggiori informazioni suggeriamo il sito: Atlas of Medical Parasitology www.cdfound.to.it 

Classe dei Nematoda: appartengono gli ascaridi, gli ancylostomi, lo Strongyloides, il tricofefalo, gli ossiuri e molti altri;
(vai alla pagina sui nematodi)

Classe dei Trematoda: oltre agli Schistosomi, appartengono i distomidi che possono parassitare sia l'intestino sia le vie biliari;

Classe dei Cestoidea: appartengono le tenie: alcune di queste possono parassitare l'uomo sia allo stadio adulto (nell'intestino) sia allo stadio larvale (fegato, polmone, muscoli, cervello, altre sedi). Le tenie nel cane sono molto frequenti.

La trasmissione può avvenire:

- per via oro-fecale: (le uova del verme vengono eliminate con le feci dall'uomo o dagli animali, contaminano l'ambiente, l'acqua, gli alimenti (anche pesce, crostacei o la carne di alcuni mammiferi), e contagiano nuovi individui;

- per via transcutanea: in questo caso le larve di alcuni di questi elminti si sviluppano per un breve tempo nell'ambiente esterno e quindi sono in grado di penetrare la cute sana dell'uomo e, dopo un complesso ciclo, pervenire all'intestino. Si tratta per lo più di infezioni ubiquitarie (nematodi e tenie) presenti in vari gradi di endemia in quasi tutti i paesi tropicali specie in quelli dove l'approvvigionamento idrico e l'igiene degli alimenti sono insufficienti, dove sono diffusi particolari costumi alimentari o dove si verifica una contaminazione fecale dell'ambiente; alcune infezioni (distomatosi) sono al contrario sono strettamente legate a particolari abitudini alimentari (consumo di pesce crudo soprattutto) e sono presenti con maggiore frequenza, ma non esclusivamente, nei paesi dove questa abitudine è più diffusa (Sud-Est asiatico). 

Manifestazione delle malattie

La molteplicità degli agenti infettivi compresi in questo gruppo rende impossibile una trattazione estesa e comprensiva di tutte le forme cliniche possibili. In molti casi inoltre queste malattie si mantengono in uno stato latente. I sintomi dipendono dallo stadio della infezione: nelle fasi iniziali (cosiddette di invasione) possono manifestarsi segni della penetrazione larvale attraverso la cute (dermatiti) o sintomi connessi ala migrazione nell'organismo (infiltrati polmonari labili con eosinofilia); nelle fasi di stato (di norma dopo più di 2 mesi dal contagio) disturbi intestinali (diarrea, dolori addominali, malassorbimento), sintomi allergici, dermatiti, anemia, eosinofilia. Alcune di queste malattie possono poi complicarsi con migrazioni parassitarie extraintestinali o localizzazioni a distanza anche molto gravi.

Per ridurre il rischio

Le norme di igiene alimentare sono efficaci per ridurre il rischio di infezione.
La cottura dei cibi e la bollitura dell’acqua eliminano le forme infestanti dei parassiti. Molto importante, astenersi dal consumo di carni di bovini e maiali e di pesci o crostacei crude o poco cotte. Non esiste un vaccino e non sono indicati farmaci in profilassi.
Per le malattie a trasmissione transcutanea (ancilostomiasi, infezione da Strongyloides stercoralis) è opportuno ricordare che è sempre prudente non camminare nel fango o nella terra senza calzare scarpe chiuse; vedi anche Consigli di comportamento: bagni in fiumi, laghi e mare; sulla spiaggia.
Molto raccomandati gli accertamenti durante e al ritorno dal viaggio in tutti i casi in cui si siano verificate malattie intestinali o si sia stati esposti al contagio. L'analisi delle feci del cane deve essere fatta periodicamente per monitorare eventuali parassitosi intestinali.

- Sito consigliato dallo staff: www.ilgirodelmondo.it

 

 

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